FILOSOFIA DEL CORPO
FILOSOFIA DEL CORPO

FILOSOFIA DEL CORPO

«Tra tutte le cose spaziali della mia sfera universale pratica il “mio” corpo è la più
originariamente mia, la mia proprietà originaria, la mia proprietà duratura, duratura nella mia
disposizione, la più originaria e l’unica immediata che è a mia disposizione. Ciò di cui (da
bambino) mi sono appropriato come prima cosa e immediatamente e che ora è organo, è mezzo
per l’appropriazione di tutto: direzione più diretta dello sguardo nel mondo […]; il corpo ha
quindi in sé il carattere più originario del mio, appartenente a me, contrasta con l’estraneo al
quale io non sono partecipe, cioè non praticamente. La più grande estraneità consiste nel fatto
che io esperisco semplicemente le cose esterne, in una pura passività, e appena voglio
conoscerle l’intenzione si dirige verso la loro appropriazione conforme all’esperienza. Il loro
essere, la loro verità diviene il mio proprio e ciò per la mediazione del mio corpo quale attivo
organo di percezione. Tra tutte le cose il mio corpo è la cosa più prossima alla percezione la più
prossima al mio sentire e vedere. E quindi io, l’io fungente, sono unito ad esso in una maniera
particolare, prima di tutti gli altri oggetti del mondo circostante. Esso è in maniera propria e
diversa, punto centrale, oggetto che sta nel mezzo, io l’ho come oggetto fungente nel mezzo e
diviene, sebbene esso stesso è già oggetto (di fronte a me), centro di funzione per tutti gli altri
oggetti, per tutte le mie funzioni».

Husserl E. Per la fenomenologia dell’intersoggettività

I filosofi spesso hanno preferito meditare sull’anima e le sue passioni, o sull’intelletto umano,piuttosto che affrontare la realtà del corpo e la finitezza della condizione umana.
Benché il corpo sia stato considerato come un ostacolo per la conoscenza e la realizzazione della virtù, nessuna filosofia è mai riuscita a fare i conti fino in fondo con la sua enigmatica presenza. E in un corpo e con un corpo che ciascuno di noi nasce, vive, muore;
è in e con un corpo che viviamo nel mondo e ci rapportiamo agli altri.
Che cos’è dunque un corpo? Qual è il nostro rapporto con il nostro corpo? Che cosa significa avere o essere un corpo ?
E a partire da queste domande che può svilupparsi una filosofia del corpo. Il presente volume analizza i paradossi del nostro rapporto al corpo e il modo in cui ogni epoca invita a ripensare il corpo.

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