Abbiamo ripetuto più volte l'importanza di vivere "bene" la scuola, di renderla un luogo di esperienza, conoscenza, meraviglia e amicizia; un luogo dove trascorrere il tempo sentendoci amati e riconosciuti.
Purtroppo non è sempre così, e si inizia ad ammalarsi di "fuga scolastica" già nell'infanzia.
Non vuole essere un messaggio di accusa a nessuno, e tantomeno voler elencare gli "errori" che si possono commettere inconsapevolmente nella relazione insegnante bambino/allievo.
Come sempre è un invito a riflettere, ad intelligere su quale sia la migliore relazione di aiuto, a porsi delle domande, semplicemente osservando quello che non va come prefissato.
Insegnare significa lasciare un segno nel discente, qualcosa che possa essergli utile, sia tecnicamente che psichicamente, significa essere il miglior alleato del fanciullo e poi del ragazzo. Alleato difronte agli "errori" che necessariamente commetterà nel processo educativo-evolotivo.
L'alleanza è una pedagogia dell'errore, perchè l'errore non debba mai sminuire l'allievo anzi proporgli metaforicamnte la sua conquista ed eliminazione.
Saggio quindi è l'insegnante,l'educatore o il genitore che che si allea al giovane per combattere gli errori.
Affinchè ogni allievo, bambino possa sentirsi protetto da chi si prende carico dei suoi errori senza abbandonarlo alla paura, alla colpa ed infine alla fuga.