Orientarsi tra le Stelle alla scoperta della rotta, così il cielo si presenta come la mappa che indica la via del ritorno a casa, o meglio ancora la direzione della nostra vocazione (dono e talenti). Desiderare è una avventura, implica coraggio e non ha sentieri prestabiliti. Può anche nascondere imprevisti e abissi, se ciò che desideriamo è artefatto e alieno alla nostra coscienza. Un pò come girare intorno al cortile di casa senza ritrovare le chiavi della porta. I desideri erronei possono essere molto pericolosi e dannosi nella vita.
Il desiderio non è legato al soddisfacimento di un bisogno, alla conquista di oggetti, cose o persone, ma un gioco che agisce sul linguaggio dell’interazione e relazione con la vita ed il mondo. Perché è un gioco? Perchè richiede azione, entusiasmo e leggerezza. Ma soprattutto richiede attività di pensiero, affermando che non tutti hanno veri desideri. E’ un gioco perché non si desidera per sé, ma per un fine più ampio, è una sfida. Non può esserci desiderio se questo non viene riconosciuto dentro di sé, dall’altro e dal mondo.
Senza presenza dell’altro il mio desiderio non viene riconosciuto ed “Io” mi sento perso. Posso soddisfare il mio desiderio, (che non è assolutamente un mio bisogno, solo sé mi sento desiderato dal desiderio dell’altro. Desiderio che non si realizza in un cortocircuito oggettuale o egoistico, ma nel reciproco riconoscimento.
Un desiderio nasce sempre da una domanda di riconoscimento, da una necessità di trattenere a sé la presenza dell’altro, che riconoscendo la domanda la accoglie ricambiando il desiderio. Voglio “essere” per te un “valore”, e tu devi accogliere la mia domanda di riconoscimento. Solo cos’ì si umanizza la vita? Quando io riconosco il tuo valore!, quando accolgo la tua domanda, la tua richiesta di riconoscimento e di valore.
Desidero di essere desiderato dal tuo desiderio!
Nella vita di ognuno abita la vocazione, il nostro desiderio è indistruttibile, continua a chiamarci in quella direzione! La legge del desiderio si manifesta nell’infanzia e aumenta la sua energia nell’adolescenza e la vita adulta. La sofferenza è la felicità dipendono dalla lontananza e dalla vicinanza alle legge del desiderio.
Per questo motivo è importante riconoscere e accogliere i bambini incoraggiandoli alla gioia del loro desiderio, scoprendo insieme a loro le capacità per afferrare i doni che possiedono, amplificando i gradi di libertà in cui il desiderio potrà crescere e realizzarsi.
Buona ricerca!